Sulla sulla base dei dati ottenuti ci sentiamo di esprimere alcune considerazioni in merito all' attività di contrasto al Pirogassificatore.
Comunicato stampa.
Il Comitato Dora Baltea che respira (http://dorabalteacherespira.blogspot.it/)
ha svolto un approfondimento sull’area industriale di Borgofranco per cercare
di chiarire l’entità della bonifica svolta nel 2009 e lo stato attuale
dell’area.
Riteniamo che fosse necessario tale approfondimento a causa della
confusione presente, non solo tra i cittadini ma anche nelle amministrazioni
del territorio, sulla condizione di un’area industriale che è oggi largamente
inutilizzata ma la cui storia produttiva ci ha lasciato dei segni pesanti.
La discussione sullo stato e sul futuro dell’area
industriale è, secondo noi, legata alla battaglia contro il
pirogassificatore. Si tratta di rompere il legame perverso secondo il quale
in quell’area possono trovare posto solo impianti ad alto impatto sull’ambiente
e sulla salute.
Ci si è basati sulla documentazione dell’Arpa della
Provincia di Torino che è l’ente controllore e certificatore per conto del settore
bonifiche della Provincia. Si sono consultati anche i documenti in possesso del Comune
di Borgofranco.
In allegato trovate una scheda riassuntiva sia delle
produzioni che hanno riguardato l’area ex Novelis, sia della metodologia e
della procedura di bonifica.
Vogliamo riprendere qui le prime conclusioni a cui siamo
giunti e cioè che l’attività di bonifica del sito industriale è incompleta
per estensione e per qualità dell’intervento. Per estensione perché non
riguardato tutta l’area all’interno del sito e all’esterno del sito (vedasi
caso Quassolo). Per qualità perché anche dove è stata fatta o ha lasciato zone
non analizzate (vedasi caso Alkim) o ha lasciato sul posto gli inquinanti
(vedasi le zone ricoperte dal capping).
Al di là degli effetti di contaminazione che possono
produrre nell’ambiente gli inquinanti non eliminati, certamente tale parziale
intervento condiziona la possibilità di utilizzare tale area per altre
produzioni o per altre destinazioni. Anche sul piano dell’immagine del sito.
Riteniamo pertanto che la questione della bonifica dell’area
industriale sia tutt’altro che conclusa. Sappiamo anche che per riaprirla è
necessario uno sforzo coordinato di tutto il territorio e della proprietà sia
per cercare le risorse economiche, sia per progettare un futuro dell’area.
Questo tema è uno dei punti presenti nella proposta di piano
strategico del territorio avviato da otto Comuni (Andrate, Carema,Chiaverano,
Montalto Dora, Nomaglio, Quincinetto, Settimo Vittone,Tavagnasco) che noi condividiamo appieno e a cui cercheremo
di dare un contributo.
“recupero e rifunzionalizzazione dei siti industriali
dismessi: bonifica e riconversione che preveda nuove destinazioni ed attività produttive compatibili con
gli aspetti sopraccitati, escludendo tutti i metodi di trattamento dei rifiuti a caldo, non
compatibili e non coerenti con lo sviluppo sostenibile dei territori”
Il Comitato DBCR
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