venerdì 4 luglio 2014

Luglio 2013 / luglio 2014, un anno di attività


Il comitato spontaneo di cittadini  Dora Baltea che Respira ha compiuto un anno.
Uno dei primi post del nostro blog è proprio del 5 luglio 2013 e fa riferimento all’ incontro pubblico che abbiamo organizzato in piena emergenza pirogassificatore: Incontro pubblico 5 luglio 2013.   

Arrivati a questo punto ci pare utile e doveroso fare un bilancio.
Doveroso nei confronti di quanti ci hanno sostenuto nelle nostre iniziative, e il riferimento va ai simpatizzanti e agli attivisti che si sono alternati a dare una mano per la raccolta firme e la sensibilizzazione, per l’ organizzazione dei seminari e delle manifestazioni, la raccolta dei dati e la diffusione dell’ informazione.
Utile perchè dopo un anno di attività molto intensa, che ci ha visti protagonisti assieme ad altri comitati ed associazioni sul fronte di contrasto civile al Pirogassificatore di Borgofranco, il bilancio di quello che è stato fatto non può che stimolare le riflessioni su quanto ci sia ancora da fare; in primis sul tema Piro anche alla luce degli sviluppi amministrativi di Borgofranco, e, più in generale, sul ruolo del Comitato in quanto collettore di partecipazione attiva per lo sviluppo sostenibile in termini di ambiente e di qualità della vita nel nostro territorio.   


Il Pirogassificatore di Borgofranco e il nostro ruolo.


Il soggetto DBcR nasce nel giugno 2013 come comitato spontaneo che raccoglie cittadini, associazioni, amministrazioni e per un certo periodo anche movimenti politici;
le finalità del Comitato sono riassunte nel documento "le nostre linee guida" e riguardano il contrasto al pirogassificatore di Borgofranco e, più in generale, si identificano nel cercare di dare un futuro non impattante dal punto di vista ambientale all' area industriale ex Alcan.


L’ ultimo anno ci ha visto promotori di varie iniziative finalizzate da un lato all’ informazione e alla sensibilizzazione, fra queste la raccolta firme, il pieghevole informativo, e i seminari a tema come la serata dedicata al tema rifiuti e il seminario sulla bonifica del sito ex Alcan.


Sul versante politico abbiamo puntato a sostenere le amministrazioni sensibili ai temi ambientali, incoraggiando con le nostre proposte  la collaborazione fra amministrazioni comunali. L’ effetto più eclatante di questa azione è la sottoscrizione di un protocollo di intesa fra comuni e la formulazione del piano strategico per lo sviluppo territoriale inviato alla Provincia come proposta alternativa rispetto all’ idea di sviluppo rappresentata dalla combustione dei rifiuti.


Le azioni intraprese hanno contribuito a sensibilizzare e informare l’ opinione pubblica.
I  dubbi che buona parte della popolazione ha maturato nei confronti di un impianto di trattamento a caldo dei rifiuti nel cuore del nostro territorio sono serviti come deterrente e hanno frenato il processo che avrebbe portato l’ accensione dell’ impianto.
Ad ora l’ impianto (quello sperimentale “piccolo” in quanto il fratello grande da 16.000 tonnellate/anno è stato assoggettato a V.I.A) è stato completato e la sperimentazione potrebbe partire; pare però che il proponente non abbia intenzione di “intraprendere attività in un territorio ostile” e si appresti invece a “cercare una alternativa” .
In oltre, di non poco conto, c’è la netta posizione contraria anche alla fase sperimentale della nuova amministratzione di Borgofranco guidata da Livio Tola, che su tema Pirogassificatore ha avuto ragione della amministrazione uscente guidata da Francisca, a sua volta favorevole all’ impianto.


Nonostante lo scenario appaia meno critico della situazione che si profilava dodici mesi fa, l' azione del Comitato resta attiva sulle stesse linee guida che hanno caratterizzato le iniziative fino ad ora promosse; il contrasto al pirogassificatore e il destino virtuoso del sito ex Alcan resta la priorità.  
Proprio per questo siamo convinti che il problema del piro, quello dei rifiuti, la bonifica del sito e la sua riconversione siano tematiche interconnesse e imprescindibili;


Prossime iniziative.
Le iniziative, sempre a carattere informativo/divulgativo e propositivo si concentreranno sui punti di cui sopra:


Progetto bonifica.
Se è abbastanza chiaro lo stato della bonifica nella zona ex Alcan/Novelis, sono invece lacunose le informazioni relative all’ area sud su cui per decenni hanno insistito ditte chimiche come Idroelettrica e Ravit. Sono in verifica ipotesi di progetti di bonifica da analizzare con ditte interessate, anche utilizzando tecniche alternative alla rimozione.


Progetto raccolta rifiuti e smaltimento.
Il progetto rifiuti parte da una considerzione: Torino sta sviluppando un piano che prevede la creazione di un ATO (ambito territoriale ottimale) che coincide a livello territoriale con i confini della Provincia di Torino. Secondo le previsioni nella nuova ATO andranno a fondersi i consorzi di raccolta rifiuti che fino ad ora hanno operato sul territorio provinciale (quello a cui facciamo riferimento noi è SCS con 57 comuni). Il risultato sarà un mega bacino di raccolta che difficilmente riuscirà a selezionare e premiare i soggetti virtuosi (i comuni che differenziano di più) a vantaggio della costante fornitura di “combustibile” per l’ inceneritore del Gerbido (Torino)
In estrema sintesi con questa soluzione la quantità di indiferenziato non diminuirà, e le tariffe saranno destinate a crescere per pagare il servizio di smaltimento dell’ inceneritore di Torino.

La soluzione è quella di creare ATO più piccole e virtuose in grado di aumentare la quantità di rifiuti differenziati e ridurre la quantità di indifferenziato da conferire in discarica, a questo si potrebbe aggiungere un sistema di smaltimento a freddo dell’ indifferenziato residuo e un sistema di trattamento della frazione umida. Il sito dell’ area ex Alcan a tal senso potrebbe essere una opportunità (v il mondo dei rifiuti).    


il progetto è ampio e riguarda la sensibilizzazione dei cittadini che potrà essere efficace solo se ci sarà collaborazione fra i comuni gli enti sul territorio. Stiamo lavorando ad un  seminario, previsto per settembre in cui verrà presentato un Piano Rifiuti alternativo a quello dell’ ATO Provinciale.

Progetto Gruppo di Acquisto Solidale con base Borgofranco.
Comunicazione di servizio: molti attivisti del Comitato DBcR che risiedono nella zona a nord di Borgofranco fanno parte del Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) di Ivrea (Ecoredia).
Si è pensato che visto il numero degli utenti e il supporto di Ecoredia, per ragioni di comodità sarebbe una buona idea poter avere un punto di distribuzione in zona Borgofranco o limitrofi. Per chi fosse interessato raccomandiamo di inviarci i riferimenti e un indirizzo mail, sarà nostra cura tenervi informati sugli sviluppi dell’ iniziativa. Entro luglio si terrà una riunione organizzativa.

Il Comitato DBcR

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